24 Novembre 1943

Bogli 1959

Nella notte tra il 24 e il 25 Novembre del 1943, una tragedia si compie sopra i cieli di Bogli e nelle montagne che lo circondano.

Tutti in paese conoscono la storia o ne hanno sentito parlare, alcuni l’hanno vissuta.

Stiamo parlando dei tre aerei Wickers Wellington9369571 inglesi che si sono schiantati tra il monte Legnà e Poggio Rondino, in loc. “Ruà”. Tragedia come tante in tempo di guerra, ma che ha portato anche benefici, grazie all’ingegno di persone come “Massa”

Erano tutti decollati dal nord Africa per raggiungere Torino, dove avrebbero dovuto sganciare bombe sulla fabbrica di cuscinetti della Fiat; ma solo una decina degli oltre settanta velivoli impegnati in quella missione raggiunsero l’obiettivo, e diciassette di questi non fecero ritorno. La causa della gravissima perdita non fu bellica bensì meteorologica. Gli stormi incontrarono un tempo proibitivo sulla fascia appenninica (bufera di neve con violentissime raffiche di vento…)  e si trovarono improvvisamente nell’impossibilità di proseguire ed anche di rientrare. I piloti compirono manovre disperate per allontanarsi da quell’aerea invasa da turbolenze insostenibili, capaci di torcere e finanche spaccare le parti più sollecitate degli aerei, e ancor di più per fuggire dalla letale formazione di ghiaccio sulle superfici gelide, in grado, nel tempo di pochi minuti, di appesantire e modificare i profili aerodinamici di ali e superfici di governo fino al loro completo bloccaggio. Ma non tutti vi riuscirono… I componenti dell’equipaggio di questo aereo morirono tutti causa il violento impatto contro la costa rocciosa sul lato nord di Poggio Rondino. Quanti erano con esattezza non si sa ancora. Gli uomini a bordo di questo tipi di velivolo potevano essere tra cinque e sei secondo il tipo di missione. Un abitante di Bogli sostiene che furono dieci, ma è probabile che in questo conteggio siano compresi anche quei cinque di Artana, in quanto al tempo la Parrocchia di Bogli includeva anche la Chiesa di Artana, come riferito dagli abitanti del loco.

Ringraziamo il GRAC (Gruppo Ricercatori Aerei Caduti) di Piacenza, nelle persone di Ugo Pasini e Pierlino Bergonzi, per l'articolo che ci hanno permesso di pubblicare e vi invitiamo a consultare la pagina Sul sito del GRAC dedicata a Bogli per un approfondimento sui ritrovamenti che hanno fatto e che sono tutt'ora in corso.
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